Migliorare La Capacità Lattacida? Ipertrofia E Dieta

Facebooktwittergoogle_pluslinkedinmail

La domanda di energia aumenta in proporzione all’intensità dell’esercizio, e l’approvvigionamento energetico è spesso un fattore decisivo nella performance. Durante l’esercizio ad alta intensità, i processi anaerobici portano ad un accumulo di prodotti finali metabolici (H+ e fosfato inorganico) che possono disturbare l’omeostasi cellulare e la contrazione muscolare. Miglioramenti nella capacità anaerobica migliorerà ovviamente le prestazioni. La biochimica di base ci dice che la glicolisi anaerobica porta ad una produzione di ioni lattato e idrogeno. Lo ione idrogeno porta ad una diminuzione del pH muscolare. La diminuzione nel muscolo pH interferirà con i processi biochimici e fisiologici, provocando affaticamento. Il lattato formato sarà rilasciato a sangue e ossidato nel muscolo, quindi poi utilizzato come energia. L’ossidazione del lattato sarà accompagnata da un’analoga quantità di H+ rimossi. Gli aumenti dei sistemi tampone muscolare e la capacità maggiore di rimozione del lattato, comporterà un aumento della capacità di produzione di ATP glicolitico. C’è consenso sul fatto che il meccanismo della fatica è multifattoriale, dipendente da fattori intrinseci (neuromuscolare e fattori centrali) e di fattori esterni (duSistema aerobicorata e il tipo di esercizio fisico, fattori ambientali). Le prestazioni di alta intensità, possono essere migliorate con interventi sia di metodologia di allenamento che con interventi nutrizionali, i quali migliorano la produzione di energia e/o attenuano lo stato di acidosi nel muscolo. Diversi studi hanno dimostrato che il contenuto muscolare di ATP e PCR, non viene modificato dall’esercizio prolungato. Invece l’aumento della massa muscolare aumenterà la quantità totale di ATP-PCR che può essere utilizzato durante l’esercizio fisico. Un aumento di massa muscolare aumenterà anche la distribuzione del volume di lattato, migliorando di conseguenza la quantità di ATP che può essere prodotta attraverso la glicolisi anaerobica. La successiva ri-sintesi di Pcr, utilizzata dopo lo sforzo intenso, può avvenire solo in condizioni aerobiche, quindi dipenderà dalla capacità ossidativa muscolare (consumo di ossigeno). I protocolli di allenamento volti a stimolare la biogenesi mitocondriale (allenamento di tipo aerobico), migliorerà la ri-sintesi della PCR, portando ad un miglioramento delle prestazioni ad esempio negli sport di squadra, in cui l’utilizzo PCR la principale fonte di ATP durante lo sforzo. Il PH muscolare può diminuire da 7,0 a riposo fino a 6,4-6,5 in condizioni di fatica. Il primo tamponamento offerto dai protoni attenuerà cambiamenti di pH, mentre un aumento della capacità muscolare (grazie all’ipertrofia), aumenterà la quantità di lattato che può essere accumulata nel muscolo. Allenamenti ad alta quota migliorano questa capacità del muscolo. Ricordiamo che la capacità di tampone del muscolo è determinata da diversi componenti, quali: PCR-Pi, proteine, bicarbonato-CO2, e carnosina. Non è chiaro quali componenti responsabili del sistema tampone muscolare, vengono modificati dall’esercizio fisico. La capacità anaerobica ha un ruolo importante in termini di prestazioni in discipline ad alta intensità e può essere migliorata attraverso l’esercizio e la nutrizione. L’esercizio di per sé può contribuire aumentando l’ipertrofia muscolare, per accogliere maggiore quantità di lattato da metabolizzare. Un aumento della massa muscolare aumenterà la capacità anaerobica attraverso una maggiore disponibilità di PCR. L’allenamento non aumenterà direttamente il contenuto muscolare di Pcr, ma aumenterà la capacità di tampone muscolare, che è la prima linea di difesa contro l’acidosi. L’intervento nutrizionale invece, può mirare ad elevare direttamente il contenuto di PCR. Insieme a questi, anche la Beta-alanina e la supplementazione di bicarbonato possono migliorare la capacità di tampone del muscolo. Ci sono prove convincenti che gli interventi dietetici che riducono l’acidosi, migliorano le prestazioni. Vi è la prova evidente che Creatina, bicarbonato, e beta-alanina hanno effetti ergogenici durante l’allenamento ad alta intensità. Bisogna però ricordare di fare molta attenzione in quanto molti di questi integratori alimentari, sono contaminati con altre sostanze chimiche (steroidi). Circa il 20% degli integratori alimentari, contengono steroidi androgeni.

BIBLIOGRAFIA

Kent Sahlin “Muscle Energetics During Explosive Activities and Potential Effects of Nutrition and Training”, Sports Med (2014) 44 (Suppl 2):S167–S173

Facebooktwittergoogle_pluslinkedinmail

Dott. Fabio Perna

Chinesiologo Clinico (Specialista in Esercizio Fisico Adattato). Aree di interesse: Osteoporosi - Cardiopatie - Recupero Motorio Post-riabilitativo - Rieducazione Posturale - Malattie Metaboliche (Diabete Mellito, Sindrome Metabolica, Obesità) Consulenza: dott.fabioperna@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *