Disturbi d’Ansia: I benefici dell’Esercizio Fisico Adattato

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L’ansia può essere definita come una risposta sia fisiologica che comportamentale, volta a proteggere le persone dal pericolo. È anche definita clinicamente come uno stato sgradevole e soggettivo di apprensione generale e diffusa, che è spesso accompagnato da condizioni fisiche come sudorazione, tensione muscolare, tremori e tachicardia. Quindi, anche se l’ansia può essere un prezioso meccanismo di protezione, una risposta ansiosa sproporzionata e protratta rispetto alla minaccia/stimolo, può condurre ad una compromissione funzionale, con impatto negativo sulla vita personale e professionale del soggetto. I disturbi d’ansia descritti nel DSM-5,3 vengono classificati in disturbo d’ansia generalizzato (GAD), disturbo di panico (PD), agorafobia, fobia specifica, disturbo d’ansia sociale, disturbo d’ansia da separazione e mutismo selettivo.

Le scale di valutazione dell’Ansia, possono essere utilizzate per valutare i sintomi che si manifestano prima della sua forma conclamato e tengono in considerazione: preoccupazione, paura eccessive, apprensione cronica, dispnea, dolore al petto e tachicardia. Ci sono diverse difficoltà nella diagnosi dell’ansia, che alla fine ritardano il riconoscimento di questo disturbo, compromettendone la sua prevenzione. L’ansia, la paura e le preoccupazioni sono frequenti soprattutto in soggetti anziani e la prevalenza dei sintomi sub-clinici è alta in questa popolazione. Oltre le barriere per diagnosticare l’ansia, le comorbidità cliniche, come il metabolismo dei farmaci più lento e interazioni farmacologiche a causa dell’uso di più farmaci insieme, possono ritardare la diagnosi. Pertanto, i trattamenti non farmacologici come la psicoterapia, tecniche di rilassamento e anche l’attività fisica, vengono utilizzati. Diverse meta-analisi e revisioni sistematiche hanno mostrato i benefici delle diverse modalità di attività motoria per giovani adulti con i disturbi d’ansia e nelle condizioni di sub-ansia. Una recente revisione ha concluso che l’attività motoria è più efficace rispetto al placebo. Inoltre, l’attività motoria supervisionata ha avuto effetti migliori rispetto ad attività motorie non supervisionate. In molti dati non c’era alcuna differenza tra attività aerobica e non aerobica (come allenamento per la forza, flessibilità, o esercizi di rilassamento). Secondo Sexton et al., l’esercizio fisico di intensità più elevata, come il jogging, era superiore rispetto ad attività blande come camminare. Sono state postulate diverse ipotesi per spiegare gli effetti dell’esercizio fisico. Nell’Ansia si riscontra un’attivazione esagerata della area neuronale della paura, la quale genera uno stato di stress cronico che può produrre diversi effetti dannosi, che, a sua volta, possono portare al disturbo d’ansia.

Questi effetti includono: attivazione dell’asse ipotalamico, ipofisario, surrenale (HPA) e conseguente produzione di cortisolo, aumentati livelli di citochine pro-infiammatorie, come l’interleuchina (IL) -1, IL-6, fattore di necrosi tumorale-alfa e interferongamma, produzione delle specie reattive dell’ossigeno e dell’azoto. Questo stato pro-infiammatorio cronico provoca una riduzione dei livelli di neurotrofine, compreso il fattore neurotrofico (BDNF). L’attività motoria può regolare l’asse surrenale (HPA), ridurre l’iperattività del sistema nervoso simpatico che si vede nei soggetti con disturbi d’ansia, e aumentare la funzionalità del parasimpatico. La ricerca ha dimostrato che la l’attività motoria migliora i meccanismi anti-infiammatori, con aumenti nei livelli di citochine anti-infiammatorie, come IL-10 e l’antagonista del recettore IL-1. Diversi studi hanno riferito che l’esercizio fisico regolare moderato, riduce i marker da stress ossidativo, attraverso un aumento di attività enzimatica antiossidante. L’attività motoria induce un aumento della proteina 2 di disaccoppiamento mitocondriale (UNCP2), che provoca un aumento di produzione di adenosina-trifosfato, riducendo la produzione di superossido. Gli effetti sul metabolismo energetico sembrano sostenere i molti effetti positivi indotti dalla dall’esercizio sulla neurogenesi e la plasticità cerebrale. Quindi, l’attività motoria fornisce effetto ansiolitico, fornendo protezione dall’infiammazione tossica e dallo stress ossidativo.

Pertanto, può aiutare a regolare la normalità dei processi di neurogenesi, neuroplasticità e apoptosi. Sono state anche proposte altre fattori sui benefici dell’esercizio, ovvero provoca l’attivazione del sistema endocannabinoide, modulando i recettori dell’adenosina. L’attività motoria aumenta i livelli circolanti di endocannabinoidi. I Cannabinoidi possono avere effetti ansiolitici, regolando l’asse surrenale, con il miglioramento dell’espressione BDNF. Infine, diversi studi hanno dimostrato che l’esercizio di tipo aerobico è efficace nel ridurre l’elevata sensibilità all’ansia (ovvero la predisposizione ad incorrere in questo disturbo). Questo risultato può riflettere dei cambiamenti fisiologici modificati dall’attività, avendo sulla frequenza cardiaca elevata, tensione muscolare, mancanza di respiro, e sudorazione, che imitano la condizione dell’ansia. L’esercizio fisico sembra essere un’alternativa efficace nel trattamento dei sintomi di ansia nei soggetti più giovani, con o senza disturbi d’ansia diagnosticati. Oltre agli effetti fisiologici, ci sono anche effetti di tipo comportamentale, sociali e psicologici, coinvolti nel miglioramento dei sintomi. È necessario ancora definire quali tipologie di esercizio fisico sia più efficace, in quanto tutti gli interventi hanno mostrato simili risultati per il trattamento di soggetti adulti/anziani. Studi invece con soggetti giovani, dimostrano che l’esercizio fisico di moderata ed alta intensità, era superiore in benefici rispetto alla bassa intensità. Studiosi hanno scoperto che la durata del trattamento Chinesiologico dovrebbe essere almeno di 16 settimane, con una frequenza da 3 a 4 volte alla settimana. La maggior parte degli autori suggerisce che le sessioni di esercizio dovrebbero essere supervisionate per ottimizzare gli effetti clinici e ridurre i rischi.

L’American College of Sports Medicine, raccomanda l’uso di esercizio fisico regolare per le popolazioni più anziane, ed è importante sviluppare strategie per superare gli ostacoli riguardo l’aderenza ai programmi di attività motoria, stimolando la partecipazione del soggetto, tramite programmi adattati, fornendo una supervisione individualizzata.

BIBLIOGRAFIA

MD Mochcovitch et al. “The effects of regular physical activity on anxiety symptoms in healthy older adults: a systematic review” Revista Brasileira de Psiquiatria. 2016;38:255–261 Associac¸a˜ o Brasileira de Psiquiatria.

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Dott. Fabio Perna

Chinesiologo Clinico (Specialista in Esercizio Fisico Adattato). Aree di interesse: Osteoporosi - Cardiopatie - Recupero Motorio Post-riabilitativo - Rieducazione Posturale - Malattie Metaboliche (Diabete Mellito, Sindrome Metabolica, Obesità) Consulenza: dott.fabioperna@gmail.com

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