




Quando si cerca di migliorare la capacità di movimento, è fondamentale conoscere il punto di partenza da cui partire per poter correggersi. La valutazione qualitativa del movimento diventa rilevante ai fini della riduzione del rischio di infortunio: diversi fattori di rischio per il sistema muscolo-scheletrico sono stati ampiamente documentati in letteratura tra cui la flessibilità, la forza (carenza di quest’ultima, in effetti), pattern di attivazione neuromuscolare inadeguati o scarsamente specifici, la stabilità lombosacrale e lombo-pelvica, la propriocezione (Oliver & Washington, 2016). Di conseguenza sono diversi i protocolli di valutazione suggeriti, tra cui la batteria Functional Movement Screen (FMS), il protocollo organizzato nel Functional Movement Screen (FMS) ha trovato larga applicazione negli ultimi anni e si propone di descrivere punti di criticità legati ad alcune gestualità, ritenute indicatori significativi riferiti a catene cinetiche che si ritrovano nei movimenti di uso quotidiano e sportivo. L’FMS è lo strumento usato per identificare limitazioni e asimmetrie in sette fondamentali movimenti, i quali sono la chiave per descrivere la qualità di movimenti globali in individui asintomatici o con pregressi infortuni muscolo scheletrici. I sette test dai quali l’FMS è composto, sono designati per dare una prova tangibile delle gestualità locomotorie di base e di stabilizzazione che tutti gli uomini dovrebbero presentare in condizioni non patologiche. Questa possibilità di discriminare i movimenti viene ottenuta grazie alle posizioni scelte per i test che in tale protocollo possono evidenziare carenze muscolari, asimmetrie, squilibri di forza, mobilità limitata o un inadeguato controllo motorio.
Il Functional Movement Screen può essere adottato nello screening iniziale dell’atleta o dell’individuo per il quale si sta strutturando la programmazione, per individuare deficit che potrebbero mettere a repentaglio il decorso del training. In molti casi la flessibilità dei muscoli e gli squilibri di forza, insieme con precedenti lesioni possono non essere stati identificati, specialmente quando il dolore non è più presente. Strutturare una fase valutativa che non tenga conto unicamente del livello di efficienza dei sistemi, ma che si preoccupi di indagare con maggiore precisione eventuali deficit funzionali correlati con la stabilità o la ridotta mobilità significa diminuire il rischio di infortunio in vista di un percorso di allenamento continuo che miri all’incremento delle performance.
I sette movimenti che vengono valutati con i protocollo FMS sono:
-
Test dello Squat Profondo (Deep Squat) (1);
-
Test del Passo su Ostacolo (Hurdle Step) (2);
-
Test dell’Affondo in Linea (In-Line Lunge) (3);
-
Test della Mobilità delle Spalle (Shoulder Mobility) (4);
-
Test elevazione attiva della gamba estesa (Active Straight-Leg Raise) (6);
-
Test della Stabilità del Tronco (Trunk Stability PushUp) (7);
-
Test della Stabilità Rotatoria (Rotary Stability) (5).
I punteggi si dividono in 4 livelli prestativi (McDougall & Santucci, 2012):
-
punteggio 3 al soggetto che riesce ad effettuare il movimento senza nessuna compensazione secondo i criteri stabiliti, con una buona fluidità di movimento;
-
punteggio 2 al soggetto che può effettuare i movimenti, ma che si avvale di elementi di compensazione per realizzare il movimento;
-
punteggio 1 per il soggetto che non riesce a portare a termine il test, non per la presenza di dolore, ma perché non riesce a realizzare il compito motorio assegnato sia da un punto di vista tecnico che biomeccanico;
-
punteggio 0 per il soggetto che sente dolore durante qualsiasi movimento dell’esame; in questo caso il test dovrà terminare ed il soggetto sara invitato a farsi valutare da altre figure professionali come fisiatri, ortopedici e fisioterapisti (Cook et al., 2010).
I Punteggi verranno inseriti in una apposita scheda di valutazione,per individuare il target dell’intervento.(Sannicandro,2017).
EFFICACIA DELL’FMS
-
Attendibilità ed oggettività dell’FMS: Alcuni studi hanno descritto il metodo di classificazione del movimento FMS come affidabile (sia ripetibile che riproducibile) per valutare gli schemi di movimento (con valori di correlazione di oltre 0.8). (Boyle ,2004 ; Teyhen at al 2012 );
-
Validità dell’FMS: Da una ricerca emerge che la flessibilità muscolare isolata è un fattore che può risultare limitante nella valutazione dei movimenti fondamentali(Grygorowicz et al,2013);
-
Punteggio FMS, Performance Atletica e previsione del rischio di infortunio: per valutare la condizione fisica muscolo-scheletrica, i risultati attraverso ricerche indicano che il FMS è uno strumento di screening a basso costo, tempo-efficiente, per gli specialisti della forza e del condizionamento. Nel campo del rischio di infortunio, il metodo di screening ha mostrato una parziale efficienza. Negli sport di squadra femminile a livello universitario e negli sport di squadra professionale, il punteggio soglia FMS (≤14) ha predetto con successo gli infortuni degli arti inferiori (Chorba et al. 2010). Nel campo militare, la soglia di punteggio ha dimostrato, in combinazione con una bassa capacità di resistenza, la sua capacità di prevedere infortuni da overuse (Peate et al., 2007).
In conclusione ed in definitiva, si può affermare che il Functional Movement Screen è uno strumento di screening di buona utilità, i cui vantaggi possono essere sintetizzati nella capacità di:
-
leggere e “pesare” alcuni movimenti funzionali e reali;
-
contribuire a ridurre il rischio di infortunio nello sportivo o in semplicemente vuole condurre una vita attiva;
-
essere adottato per la prevenzione senza richiedere strumentazioni costose;
-
orientare la programmazione individualizzata sula base delle compensazioni e asimmetrie che rileva.(Sannicandro,2017).
BIBLIOGRAFIA
Oliver G. D., Washington J. “Hamstring and gluteal muscle activation during the assessment of dynamics movements” IJATT, 21: 30-33.2016.
Cook G., Burton L., Kiesel K., Rose G., Bryant M. F. “Movement: Functional Movement Systems: Screening, Assessment, Corrective Strategies” Aptos, California: On Target Publications, 2010.
McDougall C,Santucci T., Functional Movment Screen 2012
Boyle M. “Functional Training for Sports” Champaign, IL: Human Kinetics; 2004
Teyhen D.S., Shaffer S.W., Lorenson C.L., Halfpap J.P., Donofry D.F., Walker M.J., Dugan J.L., Childs J.D. “The functional movement screen: A reliability study” J Orthop Sports Phys Ther, 42: 530–540.2012.
Grygorowicz M., Piontek T., Dudzinski W. “Evaluation of functional limitations in female soccer players and their relationship with sports level—A cross sectional study” PLoS One 8: e66871, 2013.
Peate W.F., Bates G., Lunda K., Francis S., Bellamy K. “Core strength: A new model for injury prediction and prevention” J Occup Med Toxicol, 2: 3. 2007.
Chorba R.S., Chorba D.J., Bouillon L.E., Overmyer C.A., Landis J.A. “Use of a functional movement screening tool to determine injury risk in female collegiate athletes” N Am J Sports Phys Ther 5: 47–54. 2010.
Articolo a cura del Dott. Salvatore Ronzulli
Laureato in Scienze delle Attività Motorie e Sportive
Laureato Magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate




